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è vuotoIl TOTO 131 è un popper dedicato soprattutto a pesci di taglia come serra, lecce e ricciole ma in generale a tutti i pesci della fascia mediterranea come barracuda e tunnidi di media taglia. E' caratterizzato da un buco trasversale passante, presente nella parte posteriore del corpo, e dalle due svasature asimmetriche laterali. Tutto questo noi lo chiamiamo il "Foro" e se siete interessati vi consigliamo di leggere le specifiche nella prosecuzione della mamma. Il TOTO 131 è sostanzialmente un popper "nuotatore" che durante l'azione di recupero entra ed esce dall'acqua automaticamente senza che sia necessaria nessuna azione particolare con la canna da parte del pescatore. Recuperato linearmente, o alternato a brevi o lunghe jerkate, crea un tubo subacqueo di bollicine veramente importante, e un caratteristico "brivido" dell'esca che entra autonomamente in vibrazione a intervalli regolari. Perfetto anche se usato come un classico popper o con un'azione walking the dog. Design registrato. Il Foro Per anni la sezione di design del marchio Seaspin, ha cercato di progettare un modello che soddisfacesse gli alti standard richiesti dal marchio e che si differenziasse dalla forma classica dei popper "nuotatori". Nessuno tra i vari modelli presi in considerazione, però, presentava la stessa qualità d'innovazione, particolarità di nuoto ed efficienza di catture che ha dimostrato il Toto. Con la realizzazione di questo artificiale, proprio per la sua singolarità estetica, ma soprattutto per quanto di tecnico rappresenta, si alza di molto l'asticella della progettazione delle hard bait di ultima generazione. In questo caso lo studio di design esce dallo schema naturalistico d'imitazioni di colori o forma simile al reale, per andare alla ricerca di nuovi profili e superfici che siano funzionali al movimento che si voglia l'artificiale abbia in acqua. In cosa consiste di tutta questa innovazione? Nell'utilizzo di una forma semplice ma che ha comportato più di due anni di studi e di test per collocarla correttamente e far sì che durante il nuoto crei forze completesse che causino azioni sorprendenti: un buco. Per progettare correttamente le superfici, in particolare quelle nella zona intorno al buco, chiamiamola "camera del foro", abbiamo deciso di utilizzare dei programmi dedicati alla meccanica strutturale e alla fluidodinamica che ci offrivano la possibilità di simulare varia configurazione relativa al comportamento strutturale dell'artificiale. Sicuramente non siamo stati i primi a mettere uno spazio vuoto all'interno di un artificiale ma noi abbiamo voluto utilizzare le superfici che lo formano per ottenere delle caratteristiche che lo rendono difficilmente confrontabile con altri modelli in commercio. Le due svasature laterali asimmetriche servono infatti a convogliare una quantità maggiore di acqua nella camera del foro che viene utilizzata per ottenere quattro distinti risultati: 1) Una pressione sulle superfici curve che formano la parte posteriore della fotocamera del foro, che causa degli spostamenti laterali che incrementano lo scodinzolio dell'artificiale. 2) Una forte turbolenza sia all'interno del completesso sistema della "camera del foro" sia esterno grazie agli spigoli vivi che quest'ultima forma con la superfice esterna dell'artificiale. Grazie a questa turbolenza l'artificiale crea un tubo di bollicine che si disperde nell'acqua, decisamente superiore a quello formato dai popper "normali". 3) Un freno posteriore che rallenta l'artificiale quando il pescatore interrompe il recupero. 4) Un maggiore controllo dell'esca che permette un'azione di sub walking molto agevole.