francesco
Recensito in Italia il 27 aprile 2021
Premesso che si tratta di un prezzo che non può essere paragonato a quello di altri cavi tra quelli top di gamma e che non avrei mai speso cifre esorbitanti pur avendo un buon amplificatore valvolare e delle casse altrettanto qualificate, appena ho sostituito i miei vecchi cavi con questi Ricable Custom H6S/10, la musica è diventata pura e avvolgente come non avrei mai ipotizzato. Non credevo che i cavi potessero essere così influenti, nonostante gli insistenti suggerimenti ricevuti da amici ben più preparati di me. Se volete rimanere stupiti della qualità del suono, isolato da qualsiasi fruscio anche a volume medio alto e assolutamente carezzevole in tutte le sue sfumature anche a volume minimo, senza alcuna riserva vi consiglio l'acquisto. Il montaggio è stato abbastanza semplice, con un po' di accortezza a non lacerare le guaine interne. L'aspetto è imponente, visto che sono in gomma nera con un diametro considerevole, seppur molto flessibili. Tutto sommato ritengo anche questo un pregio, mostrando sin dal primo sguardo la "sostanza" e la qualità di cui sono dotati. Consegna e packaging perfetti.
Fabrizio
Recensito in Italia il 4 gennaio 2019
Cavo di alto livello con schermatura, ottimamente costruito, equilibrato, con una gamma bassa sprprendente, medie liquide e gamma alta trasparente e definita. Necessita di un buon rodaggio ( inizialmente è molto aspro sulle alte) e di una connessione separata tra calza e massa.Presentazione: Il cavo arriva dentro ad una bella scatola bianca marchiata ricable, scatola da tenere in quanto solida e ben fatta. Si presenta in un singolo spezzone di 5 mt, molto pesante, massiccio ma anche piuttosto flessibile.PREPARAZIONE: il cavo Va diviso in due con una grossa forbice o un tronchese. L’isolante esterno è spesso e molto flessibile, di ottima qualità. Dopo aver posizionato i cavi, che sono direzionali (non ci credo ai cavi direzionali, ma non costa nulla e poi rappresenta una comodità per ricordarsi dache lato mettere a terra la calza schermante) si taglia l’isolante esterno dal lato casse (quello al fondo della freccia) e si mette a nudo la calza. Questa va tagliata a filo con l’isolante esterno con delle forbicine fini, in modo da non scalfire indue cavi interni. A questo punto si chiude il tutto con nastro o guaina termoretrattile, e si terminano i due cavi, rosso e nero, come si vuole (io uso banane per comodità, ma il contatto mogliore è sempre quello del cavo nudo con i terminali della cassa). Ora si termina il lato opposto, quello verso le casse. Si toglie l’isolante esterno facendo molta attenzione a non tagliare la calza schermante. Poi si “pettina” la calza con un punteruolo o cacciavite, separando i refoli per poi riunirli in un unico cavo. Questo sarà il cavo di massa per il nostro cavo, uno per ogni canale. Si può rivestire con una guaina termosaldante e collegare insieme al polo di ritorno (nero) al morsetto dell’amplificatore, ma è molto meglio fare una giunta a crimpaggio con un buin cavo ofc in rame (uso il supra) e terminare con una forcella da collegare ad una vite sull’ampli, o alla terra per il giradischi sugli integrati. Questo non solo è meglio per tutte le configurazioni, ma è indispensabile per gli ampli bilanciati o per ampli a ponte, in quanto il polo nero non è collegato a massa (Conf bilanciata). Molti tagliano la calza da entrambi i lati senza rendersi conto che così tendono inutile la calza che non avrà più alcun effetto schermante, rendendo inutile il progetto accurato del cavo e diminuendo sensibilmente la resa sonora.COME SUONA: il cavo inizialmente suona molto bene sulle basse ma è aspro e velato sulle alte. Non preoccupatevi, dopo sole 20-30 ore comincia a cambiare radicalmente e dopo circa 100 è a regime. Pur non credendo molto nel rodaggio dei cavi, devo ammettere che in alcuni casi, e questo è uno di essi, il cambiamento e davvero radicale. Una volta rodato, ci si trova tra le mani un cavo di alta classe, sorprendente non tanto per la sua neutralità e mancanza di colorazioni e per la sua impostazione estremamente dinamica ed autorevole, ma per il suo costo ridicolo rispetto ad altri cavi paragonabili. I cavi di confronto nel mio impianto sono MIT, Audioquest, QED, tutti di gamma medioalta o alta. Bene, questo sorprendente Ricable Custom se la gioca ad armi pari, pur costando da un quinto a un decimo. Se devo trovare similitudini devo pensare al MIT Shogun o al terminator 3, seppur il Ricable sia leggermente meno liquido nella gamma media, che si presenta un pelo più arretrata, mentre la gamma alta è altrettanto presente, precisa e trasparente. Il basso di We get Requests di Oscar Peterson (SACD) è teso e fermo, pur scendendo in modo impressionante. Jaco pastorius gioca su e giu per la scala dei bassi con una velocità e pulizia del basso ammirevole. Le voci di Tracy Chapman o di Mina (canarino mannaro, uno dei miei disci-test) sono perfettamente bilanciate, aggressive e graffianti senza eccedere nelle sibilanti. Rispetto ad alcuni dei riferimenti, specialmente ai MIT, le voci maschili sono leggermente arretrate nello spazio e nella potenza, senza per questo togliere intelligibilità, effetto lieve ma utilizzabile per correggere vari monitor che hanno la tendenza a sparare un po troppo avanti le voci maschili. Gli alti sono corretti e trasparenti, pur non raggiungendo i livelli dei meravigliosi QED, un vero riferimento del settore con i loro litz separati ed isolati ed avvolti intorno ad un tubo centrale. L’immagine è corretta e profonda, con una buona spaziatura tra gli strumenti, distribuiti sui vari piano sonori, anche se risulta lievemente piu piatta rispetto ai riferimenti, che però sono su una fascia di prezzo 10 volte superiore. D’altro canto impressiona il tappeto sonoro assolutamente silenzioso ( con il dac breeze Audio e con il cd), un buio maggiore che percettibilmente mette in risalto gli strumenti. Il Ricable rende molto bene sia con ampli valvolari che a stato solido, con ottimi risultati su altoparlanti dal modulo impegnativo e che richiedono molta corrente. Perfetto con le Sonus Faber electa amator abbinate al Marc Lewinson ml2, che guadagnano una gamma media spettacolare e dei bassi tesissimi e profondissimi, ma è adatto, anzi è il suo attuale uso, anche con i valvolari come il mio Audio Innovations 500 che finalmente riesce a pilotare le opera quinta senza fastidiosi rigonfiamenti sui mediobassi e con una grande pulizia e rigore oltre che con un’immagine molto profonda e una gamma alta corretta.MODIFICA SUCCESSIVA. Ora pilota delle Dynaudio Focus 100, e lo fà in modo strepitoso. Paragonato con il QED XT-400 è più corretto, e dopo oltre un centinaio di ore di rodaggio, se la gioca alla pari anche dei MIT, avendone la stessa linearità ma essendo nettamente più esteso, lineare e trasparente sulle altissime, mentre i MIT hanno un lieve rolloff, pur mantenendo ancora una supremazia sulle medie. Davvero un cavo sorprendente, per il costo talmente basso da renderlo unico, e per la qualità che malgrado il prezzo, lo pone alla pari di cavi di 10 volte più costosi.CONSIDERAZIONI. Un cavo tutto italiano, venduto a metro, che permette a chi ha una minima manualità e varie ore di tempo libero di costruirsi dei cavi di alto livello spendendo meno di 100€, ed ottenendo risultati pari a spese equivalenti tra i 600 e i 2000€. Non un riferimento assoluto dunque, ma un cavo di alta gamma che esprime il meglio di se in impianti evoluti, senza provvedere a colorazioni ed abbellimenti a volte piacevoli ma poco corretti ed alla fin fine stancanti. Da comprare assolutamente e utilizzare o provare, come il prezzemolo.... ovunque!L’impianto: Giradischi Ariston Audio RD40 pesantemente modificato, braccio mission cablato cardas, testine grado, goldring e sumiko blue point. Giradischi Garrard 301 con braccio Rega Rb250 cabl cardas e testina Denon.Cd trasporto Marantz e Cambridge Topaz, DAC esterno Breeze Audio xmos pro.Integrati: Croft the tube integrated ( 8 x el84). Audio Innovations 500.Pre e finale: Aloia Pst 200 con Aria ( replica italiana anni 90 dei Marck Levinson Ml2).Diffusori: Sonus Faber Electa BW, Amator, Opera Quinta 2011, ProAc Supertablette.Cavi Van Den Hul, Audioquest, Cardas, RRR, QED, MIT, ed altro accomulato negli anni