è vuoto
è vuotoo-joon (Weon Bin) e' un ragazzo con problemi mentali, bizzarro ma apparentemente inoffensivo, che viene accusato del brutale omicidio di una ragazza. La madre (Kim Hye-ja) si rifiuta di accettare questa verita' e, dopo aver compreso che polizia e avvocati non vogliono fare niente per sovvertire l'andamento delle cose, si impegna da sola nell'impresa di scoprire il vero colpevole e scagionare cosi' il figlio.
Fabio Ravaioli
Recensito in Italia il 18 maggio 2024
Tutto sommato un thriller passabile, qua e là macchinoso e prevedibile, con alcuni punti irrisolti ed altri che avrebbero invece potuto fornire sviluppi intriganti.Per esempio, perché non sviluppare la possibile collaborazione fra i due detectives improvvisati, alquanto atipici e male assortiti,la Madre del protagonista e l'"Amico" ai margini della Legge ed incline a menare le mani quando non fa ricorso al furto, al ricatto, alla tortura per estorcere confessioni ai delinquenti ?Come spesso nei film orientali, i buoni sentimenti sono sempre enfatizzati fino ad un imbarazzante romanticismo dickensiano, fuori moda e improbabile, mentre le scene di violenza sono spesso compiaciute ed esagitate, tanto da richiamare, tanto per non scomodare il teatro shakespeariano del Titus Andronicus, almeno quello, di derivazione senecana, di Thomas Kyd.Comunque, tutto sommato, lo spettacolo è piacevole, coinvolge e diverte.
Gianpiero Cerutti
Recensito in Italia il 25 giugno 2022
Ogni tanto si trova qualche bel film anche in italiano.
Riccardo Antoniazzi
Recensito in Italia il 29 novembre 2022
L'opera più nera di Bong Joon-ho, quella dove emerge con maggior forza la sfiducia e l'impietosa critica alle falle sociali della Corea del Sud. La riuscita della pellicola si deve in primo luogo a una sceneggiatura adamantina, pregna dell'umorismo macabro tipico del regista: l'approfondimento dei personaggi è magistrale, il rapporto genitoriale attorno al quale gira tutto il racconto riceve le dovute pennellate poetiche, la sintassi del thriller psicologico viene rimpastata con intelligenza mentre schiude un vaso di Pandora di colpi di scena mai banalizzanti.La struttura narrativa (sapientemente circolare) non glissa, inoltre, sull'attacco diretto a un sistema giudiziario inetto e, ancor peggio, insensibile alla disperata determinazione di una madre. Sono pochi i film ad esser riusciti a sottolineare al meglio una figura materna piena di forza d'animo tanto quanto di buie contraddizioni; e lo sguardo carico d'emozione di Kim Hye-ja ci rende partecipi di un viaggio alla ricerca della verità con quel pathos che è prerogativa solo delle grandi attrici.Esemplare la fotografia dalle tonalità sporche, adatte alla visione di un mondo rurale che pare collocato fuori dallo spazio-tempo. Campi lunghi, piani-sequenza che più articolati non si può e primi piani quasi voyeuristi sondano l'espressività dei personaggi, risucchiandone l'anima e confermando Bong Joon-ho tra i più affilati indagatori dell'umano contemporaneo.
Stefano Andrea
Recensito in Italia il 17 febbraio 2020
Un altro memorabile film sudcoreano, intenso e toccante. Fin dove può spingersi l'amore di una madre per il proprio figlio? Recitazione al top, una nota di merito speciale va all'attrice principale, Kim Hye-ja. La scena finale (sui titoli di coda) insieme alla musica in sottofondo è da pelle d'oca. Assolutamente da vedere.
gianfranca ludovico
Recensito in Italia il 24 novembre 2019
film coreano interessante per l'interpretazione degli attori ( specialmente quella della Madre ) e per la sceneggiatura.
GiusDel
Recensito in Italia il 11 aprile 2018
Che dire? La protagonista è semplicemente meravigliosa;la storia è tragica; lo spaccato sociale rivelativo: insomma,un film di spessore e molto sentito da chi v'ha preso parte.Tuttavia, non lo rivedrei: m'è bastato una volta.I nostri ritmi occidentali sono un poco lontani e diversidalle movenze e dalle pulsioni asiatiche.
Pietro
Recensito in Italia il 29 novembre 2017
Un filmone che avrebbe meritato di uscire nelle sale. Dvd basic, ma da avere assolutamente. Bong Joon ho è sempre un must
fabio
Recensito in Italia il 8 febbraio 2017
Insieme a Memories of Murder il miglior film del regista sudcoreano Bong Joon-ho, thriller teso avvincente e con una seconda parte sorprendente e non prevedibile. Solito talento visionario associato a una denuncia sociale sulla periferia del mondo. Qualità audio/video buona. Consigliato
Prodotti consigliati