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è vuotoFederico Barbera
Recensito in Italia il 9 ottobre 2022
Cacciari scrive in modo talmente ricco di espressioni classicheggianti da far risultare faticosa la lettura. Chi ha la pazienza di concepire il manoscritto come un invito alla ricerca e all’approfondimento alla fine ne sarà entusiasta.
Edoardo Angeloni
Recensito in Italia il 5 ottobre 2022
Cacciari cerca di capire la figura di san Francesco inteso tra Giotto e Dante. Giotto è il capo-scuola di correnti pittoriche che comprendon anche Masaccio. Dante si rende corso che anche l'ascesi di Francesco, che avrebbe avuto luogo in Paradiso, è srutturale rispetto a tutta la Divina Commedia. Una vera coerenza imporrebbe di fronte a Dio di lasciare ogni bene materale. Il Vangelo recita: "E' più facile che un cammello entri nella cruna di un ago che un ricco nell Regno dei Cieli. " A un certo punto subentra anche lo Zaratustra di Nietzsche. La sua invettiva è meno rassegnata di quella di Francesco. Del resto tutta l' opera del tedesco si basa sulla volontà di potenza.
Cliente
Recensito in Italia il 25 giugno 2021
Naturalmente merita di essere letto anche per capire un po’ meglio questi tre profili percorrendo quella strada che tante volte dimentichiamo che esiste, cacciari la sa indicare molto bene.
Massimo
Recensito in Italia il 22 gennaio 2019
Bellissimo libro, soprattutto nei rapporti che intercorrono tra Dante e Giotto, chiaro nell'esposizione e interessante a livello culturale. Lo consiglio agli amanti di entrambi gli artisti!
Francesco R.
Recensito in Italia il 14 novembre 2015
Testo non divulgativo ma certamente interessante. Attraverso il confronto dei due approcci a Francesco nell'arte dei secoli appena successivi Cacciari restituisce anche un ritratto della società e dell'uomo medievale. i tradimenti di Giotto non sono figli della politica e teologia papale? E Dante, quando incastona Francesco nel pieno centro del paradiso, costruendoci attorno una immensa ragnatela di rimandi, legami e connessioni non lo eleva a prototipo di una nuova Chiesa sperata e tradita? Splendido libretto, che ci parla anche di Francesco, ma forse più di Dante, Giotto e i loro contemporanei.
Milena Zanchini
Recensito in Italia il 28 maggio 2014
è scritto con uno stile chiaro e molto affabulante sembra di leggere uno splendido romanzo! lo consiglierei a tutti gli studenti dei licei e alle persone che amano leggere cose belle.
Adriano
Recensito in Italia il 3 febbraio 2013
Doppio ritratto. San Francesco d'Assisi (perugia) Pensavo e speravo in un contenuto migliore relativamente al testo. La spedizione è stata discreta
Massimiliano Curreri
Recensito in Italia il 15 aprile 2013
Perchè è un testo profondo, che va alle radici della cultura italiana ed europea. La prosa di Cacciari richiede sempre molta attenzione e pazienza e ciò rende la lettura dei suoi libri non sempre agevole. I testi di Cacciari sono per iniziati, e chi non lo è, come il sottoscritto, qualche difficoltà la incontra. Mi chiedo se sia possibile esprimere e rappresentare i medesimi concetti con una prosa più intellegibile (alla Primo Levi) e meno esoterica.
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