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Recensito in Italia il 4 maggio 2025
Quando ho acquistato quest’affettatrice, non era solo per comodità: avevo bisogno di uno strumento sicuro, pratico e adatto alla mia situazione particolare. Sono immunosoppressa e seguo una dieta molto rigida: tutto ciò che mangio deve essere preparato in modo impeccabile, con massima igiene, ed evitando ogni contaminazione. Inoltre, avendo una debolezza muscolare importante, affettare carne o cibi consistenti con coltelli tradizionali è per me stancante, frustrante, spesso doloroso. Ero stufa di dovermi far aiutare per ogni cosa. Volevo tornare a cucinare da sola, con più autonomia e libertà.Mi sono imbattuta per caso in questa affettatrice manuale Auveach. Mi ha colpito subito il design semplice ma curato, non plasticoso, con un corpo in acciaio che dà l’impressione di essere solido. Ma ciò che mi ha convinta definitivamente è stato il fatto che molte parti fossero smontabili e lavabili in lavastoviglie: un dettaglio cruciale per chi, come me, deve disinfettare tutto con scrupolo.Una volta arrivata, l’ho montata facilmente: è compatta, leggera da sollevare, ma allo stesso tempo abbastanza stabile grazie alle ventose sul fondo. Sui piani lisci (marmo o vetro) aderisce benissimo. Se si ha un piano in legno grezzo o ruvido, invece, bisogna trovare una base più adatta perché altrimenti si muove un po’.L’affettatrice arriva con due set di lame intercambiabili (2 mm e 4 mm), una spazzolina per la pulizia, una pietra per affilare e una specie di fodero di sicurezza. Le lame tagliano molto bene: sono affilate e, con un po’ di forza, si riesce davvero a ottenere fettine sottili e uniformi di pollo, manzo o salmone. Io ho affettato facilmente dei petti di pollo freschi e ben puliti, ottenendo delle striscioline perfette per le mie preparazioni a vapore.Uno dei limiti che ho notato è che, se la carne non è proprio fresca e già ben sagomata in pezzi regolari, fa un po’ fatica. Non funziona assolutamente con la carne congelata, come segnalato (e confermo: ho provato con una fetta semi scongelata ed è stata una pessima idea). Lo strumento non è automatico: bisogna comunque spingere la carne con le mani e farla scorrere sulle lame con decisione, quindi richiede un minimo di sforzo. Per me, che ho poca forza nelle mani, è stata comunque molto più semplice da usare di un coltello, ma chi cerca una soluzione “senza fatica” deve tenerne conto.Un altro piccolo difetto: alcune parti interne (come l’incastro delle lame) hanno angoli un po’ difficili da raggiungere con la spazzolina inclusa. Per una pulizia davvero accurata uso uno spazzolino da denti dedicato, per sicurezza. Tuttavia, il fatto che si smonti del tutto e alcune componenti possano essere lavate in lavastoviglie è un vero plus.In generale, sono davvero soddisfatta. Uso l’affettatrice quasi ogni giorno da quando è arrivata. Mi permette di preparare porzioni sicure, pulite e su misura per la mia dieta, risparmiando tempo e fatica. E mi fa sentire più autonoma, più libera di sperimentare anche in cucina nonostante le mie difficoltà. Non è un prodotto per tutti: va usato con criterio, e con un minimo di attenzione (le lame sono vere lame, non giocattoli). Ma se, come me, cercate una soluzione compatta, precisa e più igienica per affettare carne fresca senza dovervi appoggiare a nessuno, è un investimento che vale la pena.
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